Referendum sulla cannabis

In meno di una settimana si sono raggiunte le 500mila firme necessarie per arrivare al voto del referendum sulla cannabis.

IN COSA CONSISTE?

Il referendum elimina il reato di coltivazione, rimuove le pene detentive per condotta legata alla cannabis e cancella la sanzione amministrativa del ritiro della patente nel caso in cui il conducente la detenga per uso personale.

INCIDE SUI SEGUENTI TRE ASPETTI

-Abolisce il reato di coltivazione della cannabis, attualmente previsto dal Testo Unico sugli stupefacenti.

-Cancella le pene detentive previste per questa condotta, che attualmente consistono nella reclusione da due a sei anni.

-Elimina la sospensione e il ritiro della patente di guida (o il divieto di conseguirla) per chi coltiva cannabis, ma non per chi si mette alla guida sotto l'uso di tale sostanza.

CHE EFFETTI AVRÀ?

Sul piano penale elimina il delitto di coltivazione illecita e le correlative sanzioni detentive; in pratica questa condotta sarà depenalizzata e chi coltiva piante di marijuana, per uso personale, non andrà in carcere. La coltivazione a fini di spaccio rimane punibile.

Dal punto di vista amministrativo viene eliminata la sanzione accessoria della sospensione della patente per chi detiene cannabis, o sostanze assimilate, per il proprio consumo personale, senza finalità di cessione a terzi.

ORA COSA SUCCEDE?

Ora si procede con i successivi passaggi: le firme e il quesito referendario devono essere validati dalla Corte Costituzionale e dalla Cassazione, in caso positivo tutti i cittadini saranno chiamati a votare.

COME SI FIRMA?

Si può firmare digitalmente il quesito referendario tramite pochi semplici passaggi. Si firma con SPID o con un dispositivo di firma digitale (smart card, chiavetta USB o servizio di firme digitale remota). Se non hai nessuno di questi puoi usare il servizio TRUSTPRO QSTP per firmare.